martedì 7 agosto 2007
Ha sbagliato don Pierino a parlare di "lobby ebraica". Malpelo gli vuole bene e spera che presto la sua innocenza sia chiara, ma l'espressione è falsa ed inoltre evoca tante tragedie. Ha fatto bene a scusarsene e a parlare di "anticlericalismo". Un discorso ben diverso, anche se ieri su "Repubblica"(p. 1 e 22) Michele Serra - "Se torna il fantasma del complotto anticlericale" - lo ritiene risolto. No. Oggi anticlericalismo e antireligione sono da noi più diffusi che mai, in pagina e sui media. Ci vorrebbe un giornale intero, ma qualche esempio. Domenica, stessa "Repubblica" (p. 1) - "Oh Costantin, di quanto mal fu madrè" - il fondo epocale del fondatore Eugenio Scalfari carica serio tutte le colpe e tutti i ritardi italiani da 1700 anni ad oggi, senza eccezione alcuna, sulle spalle dei preti. Ieri "L'Unità", prima pagina, ha la sua "fascia rossa", contro la leggerezza di un prete sulle tasse, e lì sotto Furio Colombo - che pure di recente ha falsato più volte importanti parole di Giovanni Paolo II, e mai ha rettificato -, senza leggerezza, rifiuta le scuse di don Gelmini: i preti comunque parlino, anche se si scusano, hanno sempre torto! Nei giorni scorsi su vari giornali si leggeva che la colpa del deficit in matematica degli italiani è dei preti e della Chiesa! Va di moda scrivere e ripetere nelle piazze, applauditi, che i cattolici, in quanto credenti, sono tutti "cretini"' Ieri sul "Corsera" (p. 1 e 2) uno sciagurato pare mettere sullo stesso piano l'estremismo islamico dello Jihad e la fede cristiana e cattolica nella verginità di Maria! Nessuna lobby, ma l'anticlericalismo è più vivo che mai'
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