L'anelito verso l'infinito che rende davvero fratelli
venerdì 1 dicembre 2017
Tutti cerchiamo Dio, anche se spesso questa ricerca è sopita, nascosta sotto l'apparenza di una vita autosufficiente. L'anelito verso l'infinito è ciò che ci rende davvero fratelli, come testimoniato fino alla fine dal beato Carlo di Gesù, Charles de Foucauld. Era nato a Strasburgo nel 1858 e aveva vissuto una giovinezza sregolata; si dedicò poi alle esplorazioni geografiche, un'esperienza che lo aiutò a scoprire la fede: nel 1886 intraprese un cammino religioso che continua ancora oggi nella sua eredità spirituale. Dopo un pellegrinaggio in Terra Santa decise di entrare tra i trappisti. Nel 1901 fu ordinato sacerdote e si stabilì nel Sahara tra Algeria e Marocco, divenendo un “apostolo dei Tuareg”. Ma accoglieva tutti come “fratello universale”. Morì nel 1916, ucciso da alcuni predoni.
Altri santi. San Castriziano di Milano, vescovo (III sec.); beato Antonio Bonfadini da Ferrara, sacerdote (1400-1482).
Letture. Dn 7,2-14; Dn 3; Lc 21,29-33.
Ambrosiano. Ez 13,1-10; Sal 5; Sof 3,9-13; Mt 17,10-13.
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