L'amore accogliente disarma anche i carnefici
venerdì 2 giugno 2017
La misericordia è l'unica risposta in grado di disinnescare l'odio, la violenza, il terrore. Perché l'amore accogliente converte anche gli assassini e i carnefici. È un messaggio di speranza quello che ci offre oggi la vicenda dei due martiri Marcellino e Pietro, uccisi all'inizio del IV secolo durante la persecuzione dell'imperatore Diocleziano. La loro storia è arrivata a noi grazie a papa Damaso I (305-384), il quale affermava di averla raccolta dalla persona che li aveva uccisi. Marcellino, sacerdote, e Pietro, esorcista, furono uccisi nel folto di un bosco perché la loro testimonianza non alimentasse la fede della comunità cristiana. Solo con l'intervento di una matrona di nome Lucilla i due ebbero una sepoltura. A far sì che la loro storia fosse conosciuta fu il loro stesso carnefice, che secondo alcuni racconti si convertì poi da anziano.
Altri santi. Sant'Erasmo di Formia, vescovo (III-IV sec.); san Guido d'Acqui, vescovo (1004-1070).
Letture. At 25,13-21; Sal 102; Gv 21,15-19. Ambrosiano. Ct 7,13a-d.14;8,10c-d; Sal 44; Rm 8,24-27; Gv 16,5-11.
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