sabato 23 luglio 2016
«Intelligenti… pauca!». Frase a doppio taglio. Se pauca è soggetto, con verbo sottinteso, allora l'intelligenza è vera. Se pauca è oggetto invece è assente. In pagina esempi a bizzeffe. Qui tre al volo. "Repubblica" (21/7, pp. 1 e 21): «Caccia al Pokemon tra Giotto e Raffaello». Scrive Tomaso Montanari, che di solito mostra grande competenza in arte e dintorni, e mostra tutto il suo motivatissimo dissenso da un'iniziativa del Ministero dei Beni Culturali che introdurrà la visione dei Pokemon all'interno dei Grandi Musei: Palazzo Pitti, L'Archeologico di Napoli e molti altri. Ovvio: portano soldi! L'operazione, detta "Pokemon Go" dal nome del dilagante gioco, porta ricco fatturato, ma Montanari dissente: «Giotto, Vasari, Raffaello e Beato Angelico accanto ai fumetti!».Per lui, a ragione, spreco diintelligenza. C'è altro? Spiace segnalarlo, ma "Corriere di Bologna" (20/7, p. 3) trovi l'on. Michela Marzano, filosofa, entusiasta perché il sindaco di Bologna vuole «accelerare sulle unioni lgbt». Sicura, lei che invece sul referendum costituzionale dice: «Sto cercando di capire». Troppa intelligenza sulle "unioni", forse, e per ora poca sul resto, ben più vasto e vitale del referendum.Sempre nel "poco" Maurizio Boldrini ("Unità", 21/7, p. 17): «Il Papa spopola su Twitter». Aperto elogio del successo dei tweet papali e anche del "Sismografo", efficace aggregatore di notizie e blog del mondo cattolico, ma con una conclusione un po' eccessiva, forse. Così «la Chiesa sa fare comunicazione e non è più fanalino di coda dello stravagante mondo dei media». Ma davvero la Chiesa finora è stata «fanalino di coda» della comunicazione? Uno ripensa anche a giornali e notiziari, almeno dal Concilio in poi, alle piazze di mezzo mondo attorno ai Papi in viaggio, e conclude che, almeno nel caso, quel pauca è solo… complemento oggetto.
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