Insegnò a vedere Dio con gli occhi dell'anima
venerdì 13 ottobre 2017
«Le orecchie del cuore e gli occhi dell'anima hanno la possibilità d'intendere Dio. Poiché Iddio è visto da coloro che possono comprenderlo, perché hanno aperti gli occhi dell'animo". Così scriveva nel secondo secolo san Teofilo di Antiochia nel primo dei tre "Libri ad Autolico". L'autore era nato forse nella regione tra il Tigri e l'Eufrate e ricevette un'educazione elevata. Cresciuto nella cultura filosofica ellenica, si convertì al cristianesimo dopo l'incontro con le Sacre Scritture. Probabilmente nel 169 divenne vescovo di Antiochia. Produsse numerose opere: nell'apologia rivolta ad Autolico, ad esempio, ripercorre il "cammino della fede", confrontandolo con il pensiero di "poeti e filosofi", anch'essi "cercatori di Dio". Ma l'unica via per vedere il Signore, ricorda, è "mantenere l'anima pura come terso specchio".
Altri santi. San Teofilo di Antiochia, vescovo (II sec.); beata Alessandrina Maria da Costa, laica (1904-1955).
Letture. Gl 1,13-15; 2,1-2; Sal 9; Lc 11,15-26.
Ambrosiano. 1Tm 3,14-4,5; Sal 47; Lc 21,34-38.
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