sabato 16 novembre 2019
Inondazione in pagina, ma non si tratta di Venezia. Su "Left" – che in vari sensi vorrebbe dire anche "Sinistra" – arriva un'ondata smisurata di antifiluviano anticlericalismo nella peggiore versione. E già, perché se clericalismo è un'ideologia malata che falsificando le fonti cristiane promuove la cupidigia di potere davvero "clericale", cioè di una casta religiosa che si ritiene padrona del mondo e della libertà altrui, allora niente è meno clericale del vero messaggio evangelico e cristiano. Quindi su "Left" (15/11/2019) stupisce l'ondata di 7 o 8 pagine.
Qui basteranno alcuni titoli: «Giochi di potere (temporale e non solo)» (p. 24) ove leggi che «Se un popolo si scaglia contro una vittima della Shoah è perché è stata distrutta la scuola pubblica», ovviamente per favorire la scuola «non statale», che da noi per legge è pur sempre pubblica! Ovviamente è ancora colpa dei preti se qualche malato di incultura ha offeso una vittima della Shoah! Ancora: se un Paese può dirsi «Medio Evo Italia» e «a misura di pedofili» (sic!) è perché «lo stupratore è un prete»! Segue una constatazione da quelle parti consolante e cioè (p. 14) che «Non c'è più religione» e «solo una minoranza frequenta ormai la Chiesa» nonostante i «politici baciapile» che ci provano, ma non riescono a bloccare la secolarizzazione. Per finire in gloria segue l'invocazione a «Santa madre ruspa» segnalando la necessità di sgomberare l'ancora eccessivo patrimonio di proprietà di enti religiosi.
Che dire? Niente. Accusatori della Chiesa cattolica ci sono sempre stati e di questi tempi oltre che su "Left" ce ne sono anche di gente che si crede in esclusiva "Chiesa cattolica" solo perché non ha ancora digerito il Concilio e la presenza creativa ed operante di un Papa che nel suo programma ha inserito con forza fin dall'inizio la necessità di una «conversione»: non solo degli altri.
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