mercoledì 5 aprile 2006
Fucilazione continua, forse incosciente, ed è anche peggio. "Repubblica" è indipendente? Non su religione, cristianesimo e Chiesa. Sabato numero sublime. In prima - visto qui 2/4 - Rodotà va giù duro sul matrimonio inteso dai cristiani come coppia etero, stabile e ufficializzata. Libertà di opinione. A p. 11 si racconta che a Cremona il vescovo applica apertamente una legge della Chiesa in materia di "peccato" di aborto, ma con inizio testuale: "Chi confessa di aver abortito in una delle 223 parrocchie può ottenere più facilmente l'assoluzione". "In parrocchia"? Formulazione un po' equivoca? Passi ancora. Subito sotto, stessa pagina, l'annuncio partecipe: "I massoni contro la Cei: ingerenze sul voto". Tra parentesi, stesso giorno, per il solito Capezzone deve essere questa l'opinione del prossimo governo! A p. 18 il titolo a tutta pagina - "La preghiera non aiuta a guarire" - nega la tesi che "si può comperare la guarigione con le preghiere", ma come se essa fosse tipica della religione come tale. No comment. A p. 52 si commemora Sergio Quinzio chiamandolo "teologo eterodosso" e "vicino a posizioni eretiche", disperato e in dubbio sulle verità fondamentali della fede cattolica. Chi ha conosciuto bene Quinzio sa che non è vero, ma in pagina fa gioco. A p. 56 ecco il solito Odifreddi: rilancia il vecchissimo, banale e superficiale "Perché non sono cristiano" di Bertrand Russel, mettendoci i suoi consueti insulti a chi crede: retrogrado, irrazionale, in fin dei conti un po' stupido" Chiude la serie a p. 61 l'elogio di uno "spettacolo" a dir poco insultante verso Cristo e la Chiesa. Era l'1 aprile: un brutto pesce?
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