venerdì 28 luglio 2006
Nel mondo non tutto si può capire. Anche in pagina. Oggi Malpelo per esempio dichiara di non capire due cose. Cominciamo dal meno. Non capisce che un accusato in tribunale si dica innocente a parole, ma si comporti nei fatti già come colpevole. È il caso della Juventus che ha ceduto i suoi pezzi migliori prima della condanna, e ora si lamenta di questa. Boh! Altra cosa incomprensibile, ma ben più pesante, è che ieri «Repubblica» (p. 12) a proposito della «decisione di Bruxelles sulle staminali» riduca a 7 righini la voce della Cei severa nel metodo e nel merito. Al lettore non far sapere...? In materia è anche incomprensibile, per Malpelo, che il presidente del Consiglio per aver dichiarato che «l'embrione è intoccabile» si trovi sul «Corsera» (p. 13) e sulle Agenzie accusato di «incongruenza» e bacchettato da alleati di governo come Rifondazione e Radicali perché così, testuale, «parlando di embrione intoccabile contribuisce a far circolare un dogma clericale inutile prima ancora che falso». Se ne deduce che esiste un dogma anticlericale utile e vero? In ogni caso se quanto dice Prodi è inutile, perché la protesta? E se è falso perché non lo dimostrano? Ancora boh! A meno che non siamo alle solite, per cui Prodi, leader indiscusso plebiscitato dalle «primarie» va bene solo se, dicendo la sua, non si trova ad essere d'accordo con la Cei silenziata in 7 righine e mezza. Quanto a lui, al presidente del Consiglio, se può e se ha coraggio, lo ridica forte che per la sua coscienza «l'embrione è intoccabile». E sia «congruente» almeno con la coscienza sua.
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