domenica 1 maggio 2005
Sbalestrati da incompetenza e da acidità. Tralascio, qui, il Baricco di ieri su "Repubblica" - c'era anche lui, in mezzo alla folla attorno a San Pietro, ma ancora non sa perché - sublime esempio di fantasia senza conoscenza, che in materia pare apra una catena di interventi, speriamo meno incoscienti" Sul "Venerdì" di "Repubblica" (29/4) Eugenio Scalfari spiega "perché i voti di Martini hanno aiutato ad eleggere Ratzinger" e scrive che d'ora in poi "il dialogo con i non credenti sarà più difficile". Poi Giorgio Bocca annuncia catastrofico che "il mondo si avvicina all'ora X", e vede anche la "fine del cristianesimo", Curzio Maltese è sicuro che "con il nuovo Papa la Chiesa si chiude in difesa" e pone "la vera domanda": "Sopravviverà la Chiesa cattolica al nuovo secolo?" Segue Piero Ottone, inorridito perché un cardinale per strada parlava al telefonino. Ma il top dello sbalestramento è nel pezzo di Sandro Mangiaterra, pp. 42-45: "l'elezione di Ratzinger"scombina le carte sia a sinistra che a destra del mondo cattolico". Ma scombinato sul serio pare lui, che conclude il suo pezzo segnalando con orrore che alcune nuove comunità cattoliche, pericolosissime, hanno un uso ereticale, inaudito, "pazzesco": "officiano la Messa il sabato sera, dopo il tramonto"! Ridere o piangere? Ultimo sbalestramento: l'agenzia Adista (n. 31, p. 3) delusissima per l'elezione di Joseph Ratzinger, lo descrive "felice" per essere stato eletto non solo molto rapidamente, ma "magari con una quantità di voti che avrebbe superato i due terzi"! Non sanno che i due terzi sono il minimo richiesto, in Conclave? L'acidità annebbia la vista"
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