Impegnato a contenere le derive delle eresie
venerdì 20 aprile 2018
La fede cristiana è uno strumento di profezia, non un vago sentimento religioso che tutto confonde, e il Vangelo si fonda su un principio chiaro, l'identità di Cristo. Fin dai primi secoli numerose eresie come lo gnosticismo o il montanismo hanno cercato di sfumare i contorni del cristianesimo, anche se l'opera di numerosi pastori e teologi ha permesso di contenere queste derive. Tra questi campioni dell'ortodossia c'è Aniceto, che divenne Papa nel 155. Durante il suo Pontificato ricevette la visita di san Policarpo, il vescovo di Smirne, con il quale ebbe un confronto sulla data della Pasqua che Occidente e Oriente celebravano in giorni diversi. L'accordo non si raggiunse, ma la comunione, pur nella diversità, rimase salva. Aniceto fu Papa fino al 166, quando morì, forse martire.
Altri santi. Sant'Anastasio di Antiochia, vescovo e martire (VI-VII sec.); beato Anastasio Giacomo Pankiewicz, sacerdote e martire (1882-1942).
Letture. At 9,1-20; Sal 116; Gv 6,52-59.
Ambrosiano. At 9,10-16; Sal 31; Gv 6,22-29.
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