venerdì 8 giugno 2007
Qualche punto interrogativo. Ieri, trafiletto sul "Manifesto": "I Radicali (maiuscola: scrivono sempre "dio", "papa" e "chiesa" con la minuscola, ma nel caso si inchinano, Ndr) sospendono l'occupazione della Rai". I devoti del gran maestro Pannella hanno occupato il VII piano, quello super, per sollecitare informazione e discussione sul tema nobilissimo della "moratoria universale della pena di morte". Applausi sul fine, qualche riserva sul "metodo". Ha ragione Sandro Curzi ("Corsera", 6/6) a dire che occupare in quel modo è sempre atto illegale? O sono giusti i rimbrotti dei suoi "compagni" politici illustri su "Liberazione" (p.1) per i quali la sua critica ha "un'intenzione censoria verso tutti i politici", che invece debbono essere sempre liberi comunque e ovunque? Prendiamoli sul serio leggendo i giornali, e p. es. osservando che ieri sul "Riformista" (p. 2) Marco Cappato, uno dei politici occupatori in Rai, lamenta che "sul testamento biologico la Chiesa minaccia". Minaccia? Già. E se domani, o oggi stesso, un gruppo magari molto misto di politici cattolici e anche laici occupassero la Rai, o Montecitorio o altra sede pubblica chiedendo - che so io? - la piena attuazione, mai presa sul serio in 29 anni, della parte preventiva e dissuasiva della 194, che pure nel 1981 convinse anche molti cattolici? Sempre nei dintorni di pena di morte siamo! Quando è stata l'ultima volta che si è riflettuto apertamente e liberamente in Tv sulla realtà inattuata di quella parte della legge? I compagni radicali, rifondaroli e vari sparsi protesterebbero per l'"illegalità"? Sarebbe o no una contraddizione?
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