Il successore che arrivò oltre i «limiti» dei padri
martedì 1 settembre 2015
Là dove non arrivano i padri, le nuove generazioni possono operare cose grandi: è questo il messaggio di speranza che ci consegna oggi san Giosuè, che da successore di Mosè guidò il popolo di Dio alla conquista della terra promessa. Vissuto nel XII secolo a.C., Giosuè si formò durante il lungo cammino di Israele nel deserto, un difficile pellegrinaggio intrapreso dopo la fuga dall'Egitto. Fu preparato dallo stesso Mosè - cui era stato predetto che non sarebbe entrato nella terra promessa a causa dell'infedeltà degli israeliti - a guidare la sua gente verso la regione che Dio stesso aveva destinata al suo popolo. Il libro dell'Esodo e il libro di Giosuè narrano i prodigi legati a questa conquista: primo fra tutti l'attraversamento all'asciutto del fiume Giordano, come era successo per il Mar Rosso. Poi la miracolosa conquista di Gerico: tutti segni che ricordano come ciò che possediamo in realtà è sempre un dono di Dio.Altri santi. Sant'Elpidio, abate (IV sec.); san Prisco di Capua, vescovo (V sec.). Letture. 1 Ts 5,1-6.9-11; Sal 26; Lc 4,31-37.Ambrosiano. 1 Gv 1,5-2,2; Sal 102; Lc 16,1-8.
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