Il ricordo di Lady D fra dramma e giallo
venerdì 1 settembre 2017
Le tv italiane, un po' come i giornali, hanno fatto a gara per ricordare il ventesimo anniversario della morte di Lady Diana. Il tutto si è concentrato nella settimana dal 25 al 31 agosto, giorno dell'incidente stradale sotto al tunnel dell'Alma a Parigi, nel 1997, in cui oltre alla Principessa del Galles persero la vita Dodi Al-Fayed e la guardia del corpo. L'infornata televisiva è iniziata il 25 con un lunghissimo speciale su Nove, Diana tutta la verità, e si è conclusa con la trasmissione in chiaro su Tv8 (dopo National Geographic) di Lady D - Le verità nascoste e ieri sera con Diana, nostra madre: la sua vita e l'eredità, su Canale 5 (documentario fortemente voluto dai principi William ed Harry, che per la prima volta hanno parlato pubblicamente della loro madre, mettendone in luce gli aspetti più delicati e inediti). Nel mezzo altri speciali, film e documentari su Rai, Mediaset, Sky…. In molti titoli compare la parola «verità», come se ci fosse ancora qualcosa da sapere sulla vita e la morte della «Principessa del popolo», che ha alimentato miti e riti come nessuno mai, almeno da quando esiste il circo mediatico, che ne ha segnato appunto la vita e la morte. Se prendiamo a esempio le due inchieste più articolate, le rammentate Diana tutta la verità e Le verità nascoste, si capisce come la giovane Spencer abbia sempre vissuto come un incubo l'assedio dei giornalisti. Nello stesso incidente mortale, al di là delle tesi complottiste, c'erano di mezzo i paparazzi. Eppure a tenere ancora alta l'attenzione, oltre ai libri, sono proprio i giornali e gli speciali tv come quelli approdati in questi giorni sulle nostre emittenti. Per continuare a creare interesse si punta sull'infelicità di una donna dolce e sensibile, tradita dal marito, che ha vissuto a testa bassa un decennio di pura sofferenza all'interno di una famiglia reale prigioniera della forma. Poi il riscatto. Al tempo stesso si insiste sui misteri della morte: si è ipotizzato di tutto e ancora si continua a farlo. Nell'immaginario collettivo restano così presenti gli elementi della favola nelle due versioni, quella iniziale da sogno e quelle triste emersa dalle confessioni della principessa stessa opportunamente registrate. Analogamente si tengono in piedi altri elementi vincenti per l'opinione pubblica come il dramma e il giallo.
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