Il percorso da anglicano a cattolico, viaggio verso il «porto» desiderato
lunedì 10 ottobre 2022
Guidati da una “luce gentile” i cristiani sanno riconoscere con il cuore la verità, perché in essa colgono il battito del cuore di Dio. E san John Henry Newman fu testimone proprio di questa ricerca delicata e profonda, amorevole ma decisa, vivendo il passaggio dalla Chiesa anglicana a quella cattolica non come una semplice conversione ma come un momento felice di approdo al porto ricercato da sempre. Era nato a Londra il 21 febbraio 1801, figlio di un banchiere anglicano e di madre discendente dagli ugonotti francesi. Fin da giovane si sentì chiamato a servire Dio. Intellettuale e filosofo brillante, divenne un punto di riferimento per tanti suoi contemporanei. Entrò all’«Oriel College» e nel 1822, a 21 anni di età, fu promosso “fellow”. Due anni dopo fu ordinato prete anglicano e nominato “tutor”, cioè professore assistente. A 27 anni divenne “vicar”, cioè parroco, di Santa Maria di Oxford. Il suo pensiero, però, cominciò a rivolgersi alle radici della Chiesa, sentendosi in qualche modo sempre più vicino a quella cattolica. Dopo un periodo travagliato nel 1845 divenne cattolico; completati gli studi a Roma nel 1847 fu ordinato prete. Entrato tra gli Oratoriani, dopo il ritorno in patria non ebbe vita facile, ma riuscì a far prevalere la luce della verità. Creato cardinale nel 1879 da papa Leone XIII, morì nel 1890 a Birmingham. È stato beatificato a Birmingham il 19 settembre 2010 da papa Benedetto XVI e canonizzato il 13 ottobre 2019 da papa Francesco. Altri santi. San Dionigi e compagni, vescovo e martiri (III sec.); san Giovanni Leonardi, sacerdote (1541-1609). Letture. Romano. 2Re 5,14-17; Sal 97; 2Tm 2,8-13; Lc 17,11-19. Ambrosiano. Dt 16,13-17; Sal 98 (99); Rm 12,3-8; Gv 15,12-17. Bizantino. 2Cor 9,6-11; Lc 7,11-16.
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