venerdì 3 febbraio 2006
Col professor Calabrese mi piace giocare, si fa per dire, per capire qual è il consiglio aureo che uno che ama il cibo può comunque accettare. Detto questo, gli direi: ho trovato, il minestrone! Ecco, il minestrone può essere il piatto che mette d"accordo tutti. Dunque una zuppa, un minestrone, del genere "con" o "senza". Dove il "con" sta per pasta. Non saprei che scegliere anche se da bambino, come tanti, devo aver ricevuto un trauma su certi minestroni odorosi con la pasta dentro. Possiamo dire che il minestrone con la pasta è accettabile solo perché si avvicina, nutrizionalmente parlando, al piatto unico? Il minestrone che invece ci appaga di più è quello degli avanzi, o meglio dell"ingegno. Non c"è piatto del recupero migliore di questo, dove in un colpo solo trai giovamento dalle verdure come dal pane raffermo. In un buon minestrone conta anche l"uso o meno delle patate e dei fagioli che lo rendono maggiormente denso. La brava Giovanna Ruo Berchera, autrice del libro «Avanzi d"Autore», suggerisce tantissime soluzioni in cucina: dalle creme come quella di carote e croste di Grana Padano, alla mitica pappa al pomodoro, fino alle zuppe con pane raffermo, formaggio e uova. La base per un minestrone di verdure, che oggi è diventato decisamente un piatto raffinato, è questa: «Scaldare quattro cucchiai d"olio in una pentola, unire 50 grammi di pancetta a cubetti, una foglia d"alloro, un porro medio affettato e una cipolla bianca tritata. Questo soffritto deve amalgamarsi su una fiamma accesa al minimo per tre minuti. A quel punto, si aggiungono le verdure tagliate (sedani e carote non mancano mai). Si mescolano al soffritto e si bagnano con un litro di brodo, portando il fuoco ad ebollizione per circa 20 minuti. In questa fase si possono aggiungere la pasta e i fagioli lessati o la patata, se si desidera, cuocendo il tutto per altri venti minuti». Il minestrone è pronto e va servito in una zuppiera lasciando agli ospiti la discrezionalità di aggiungere pepe e olio extravergine di oliva. Come vino? Un bicchiere di rosso non ci sta male.
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