domenica 25 settembre 2016
Per rendersi conto, leggendo i giornali, se questo sia oppure no un tempo libero e confusionario in cui fare quel che si vuole bastava leggere, venerdì 23, Il Tempo e Libero. Il titolone della prima pagina del primo quotidiano diceva: «Altro che Giochi, il flop è il Giubileo». Quella del secondo strillava: «Il Papa attacca i giornalisti» e sotto, con tanto di foto del protagonista, un altro titolo a sorpresa: «Faccio il prostituto e mi trovo bene». Per Il Tempo l'articolo di fondo, a firma del Presidente della Federalberghi, spiegava il flop: «Il miracolo è mancato. Si era parlato di una valanga di 30-40 milioni di pellegrini» (ne sono venuti “soltanto” 16 milioni e mezzo) per non parlare dei problemi di sempre della città: «il traffico, gli autobus che non passano, le opere infrastrutturali incompiute... l'abusivismo dilagante, la città sporca... le categorie economiche deluse...» eccetera. Il lamento fa pensare che lo scopo creduto dell'Anno giubilare fosse quello di riempire i portafogli degli alberghi, delle imprese di costruzione e dei commercianti. Ma i "numeri" dei pellegrini senza molti zeri erano più che prevedibili, perché per celebrare il Giubileo della Misericordia (non del Turismo né degli Affari) non occorre venire a Roma. La Federalberghi avrà rinforzato il personale alla reception, ma non si è accorta che la prima Porta aperta è stata non in un hotel né a San Pietro, bensì nella piccola cattedrale di Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, e che per l'accoglienza del Giubileo occorrono voglia di Misericordia, di chiese, di confessionali e di Eucaristia. Invece la prima pagina di Libero offre ai lettori, oltre le lacrime del federalbergatore, il seguente titolo di testata: «Bergoglio si santifica – Il Papa attacca i giornalisti». Accanto un grande ritratto di un sorridente gigolò in giacca, cravatta, pochette nel taschino e un'ampia e compiaciuta intervista in una pagina adornata dalla foto del personaggio questa volta al naturale, e di storie delle sue imprese. Nota: fedele al proprio titolo, nel titolo e nel commento all'udienza ai giornalisti Libero altera liberamente una frase del Papa.CARA EUTANASIAIl suicidio assistito di un minorenne (in Belgio, sotto forma di eutanasia) ha diviso i quotidiani in favorevoli, contrari e ambigui. Su Libero (lunedì 19) il rappresentate in Italia della "Exit" svizzera sostiene e descrive un tragico "diritto alla morte" che anche lui voleva esercitare. Poi ha preferito dedicarsi a facilitare, in Italia, il "diritto" altrui e ha raccolto finora 3.590 prenotazioni in una lista che costa a ciascuno 50 euro l'anno (totale € 179.500). In Francia i soci sono 48mila (2.400.000) e in Germania 80mila (4 milioni). Il "servizio completo" alla Exit ne costa invece, a forfait, 10mila. Un diritto a pagamento. E per soli benestanti.
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