Il doge che riportò a Venezia la pace
giovedì 10 gennaio 2013
La missione di Pietro Orseolo come doge di Venezia fu breve ma significativa: noto per la sua fede e il suo rigore morale fu eletto nel 976, dopo la drammatica uccisione del predecessore Pietro IV Candiano durante tumulti popolati, e si dedicò alla ricostruzione del Palazzo Ducale e della Basilica di San Marco, segni della ritrovata pace. Era nato da famiglia nobile nel 928; prima di diventare il 23° doge veneziano era comandante della flotta contro i pirati saraceni. Sposato, in accordo con la famiglia e sotto la guida di Guarino, abate dell'abbazia di San Michele di Cuxa nei Pirenei Orientali, nel 978 si decise per la vita monastica proprio a Cuxa, dove morì nel 987. Il figlio, Pietro II Orseolo, fu il 26° doge di Venezia.Altri santi. Sant'Aldo, eremita (VIII sec.); santa Leonia Aviat, religiosa (1844-1914). Letture. 1 Gv 4,19-5,4; Sal 71; Lc 4,14-22. Ambrosiano. Ct 2,1;4,1a.3b.4a;7,6;8,11a.12a.7a-b; Sal 79; Mt 22,1-14.
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