Il diritto di sbagliare, scoprendo nuova bellezza
giovedì 1 marzo 2018
Marco Voleri
Tardo pomeriggio di un giorno invernale. Vento gelido, finestre piene di giardini innevati. Mario, Sandro e Lucia escono dall'ufficio e si salutano frettolosamente. Mario corre verso l'autobus, vuole andare a comprare un libro che lo incuriosisce. Sandro è in ritardo, sta per iniziare il suo corso di tango. Lucia non vede l'ora di arrivare a casa, ha ospiti a cena e freme per preparare il dolce che le ha consigliato un'amica. Vite, attimi pulsanti che hanno un denominatore comune: la voglia di imparare qualcosa di nuovo. Fai un gioco veloce: pensa a cinque cose che hai imparato nell'ultimo mese. Anche piccole, dettagli che non conoscevi. Io, ad esempio, ho imparato da un collega siciliano a fare la pasta con aglio olio e peperoncino aggiungendoci del pane spezzettato e saltato in padella. Una delizia! Mario, Sandro e Lucia in un freddo pomeriggio invernale hanno compiuto azioni normali – quasi automatiche – come molti di noi. È la voglia di imparare il valore aggiunto alla vita, è un riconoscimento che si dà alla vita stessa.
Mi fermo un attimo a pensare alle migliaia di cose che ho avuto la fortuna di imparare nella mia esistenza. A quanto mi abbiano insegnato gli altri. In un attimo i ricordi più disparati decidono di incontrarsi nella mia mente, che diventa un palasport pieno di immagini. La prima volta che il mio maestro mi mise una penna in mano per insegnarmi a scrivere. Mio nonno, col suo orto, quando mi fece vedere come si semina l'insalata. La mia prima lezione di scuola guida, di canto, di recitazione. Tutte cose passate e talvolta vissute con ansia, come fosse un peso quello che stavo apprendendo. E quanto ho imparato dagli errori fatti? Moltissimo. A volte qualcuno, per amore, fa le cose per noi, evitandoci sudore o sofferenza, come per proteggerci. Ma quella esperienza di fatto non la si vive.
Forse il libro che comprerà Mario sarà noioso, Sandro rimarrà sempre inadatto a ballare il tango, e magari il dolce di Lucia sarà un po' troppo zuccherato. Imparare però vuol dire anche questo: sbagliare, ma non arrendersi alla bellezza del nuovo che ci aspetta dietro l'angolo della vita.
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