Il carpigiano che Lecce scelse come protettore
domenica 2 luglio 2017
La svolta nella vita è dietro l'angolo, perché il progetto di Dio non segue le logiche umane. Come testimonia san Bernardino Realino, che di "svolte" ne ebbe più di una. Nato nel 1530 a Carpi in una famiglia nobile, fu avviato agli studi e intraprese la carriera da giurista. La donna di cui era innamorato morì e questo segnò la prima svolta. Seguendo i suoi diversi incarichi si ritrovò a Napoli, dove ascoltando la predicazione di un gesuita decise di entrare nella Compagnia di Gesù. Ed ecco un'altra grande svolta: aveva 37 anni quando divenne prete e nel 1574 venne mandato a Lecce dove, tra l'altro, fondò un collegio. Visse con amore e dedizione il servizio alla comunità pugliese fino alla fine. Nel 1616, quando si stava spegnendo, i leccesi gli chiesero di essere il loro protettore dopo la morte ed egli accettò.
Altri santi. San Lidano da Sezze, abate (1034-1118); beata Eugenia Joubert, religiosa (1876-1904).
Letture. 2Re 4,8-11.14-16; Sal 88; Rm 6,3-4.8-11; Mt 10,37-42. Ambrosiano. Gen 6,1-22 (forma breve 6,5-22); Sal 13; Gal 5,16-25; Lc 17,26-30.33.
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