venerdì 30 novembre 2007
Ascolto, praticamente ogni giorno,
ampollosi dibattiti sugli ultrà del calcio. E puntualmente c'è uno che dice «e poi non generalizziamo: non tutti gli ultrà sono cattivi». Nessuno, tuttavia, che specifichi perché non sono cattivi; o se, ancor più difficile, ce ne sarebbero dei buoni. Ho appena letto che il collante che tiene uniti gli ultrà europei (quelli cattivi...) sarebbe costituito da due elementi: primo, l'appartenenza agli Acab, sorta di ultraclub nato in odio alle forze dell'ordine; secondo, l'avversione per il calcio moderno tradotto negli striscioni con lo slogan Against the modern football, che a casa nostra è semplicemente «Siamo contro il calcio moderno».
Gli Acab sono delinquenti comuni, e non li prendo neppure in considerazione; ma perché considerare pericolosi i tifosi ultrà che da anni combattono il calcio moderno? Scusate, ma io sono da sempre con loro, oso addirittura dirmi in parte ispiratore della loro ribellione perché ormai dalla fine degli anni Ottanta contesto apertamente il calcio Business, detto anche showbitz, ovvero uno sport corrotto dal denaro, dalle incursioni borsistiche consentite da un Governo cieco, dalle plusvalenze e dagli imbroglioni che, a differenza dei tempi andati, esibiscono biglietti da visita con qualifiche altisonanti di «amministratore delegato» e «direttore generale». Ormai non c'è straccione, nel calcio, che non riceva riverenze e l'appellativo «direttore».
Ecco, questo è il calcio moderno che i veri appassionati detestano e che vorrebbero cancellare per tornare all'antico. Com'era, quel calcio? L'ideale lo mantengono in vita proprio gli ultrà veri, non i criminali prezzolati che rendono impossibile la vita negli stadi e dintorni. Giorni fa, per una ricerca, ho ritrovato i comandamenti dei Cucs, il Commando Ultrà Curva Sud della Roma.
Leggete e meditate: 1) «Siamo contro il calcio moderno». Campagna acquisti da effettuarsi solo in estate e divieto di trasferimenti durante il campionato; al massimo, mercato di riparazione ad ottobre.
2) Tutte le partite devono essere giocate nello stesso giorno e alla stessa ora.
3) Limitazione degli stranieri nelle squadre,
poiché tolgono spazio ai nostri giovani. 4) Stop di un anno a quei calciatori che dopo aver firmato il contratto con una squadra vogliono andarsene in anticipo perché un'altra squadra offre di più.
5) Ripristino della vecchia coppa Campioni: non
è giusto che una squadra che non ha mai vinto uno scudetto possa vincere la Champions.
6) Numeri delle maglie da 1 a 11.
7) Divieto di esclusiva ad agenzie di viaggio per i biglietti delle partite in trasferta.
8) Le maglie siano quelle della tradizione e non cambiate ogni anno per questioni di mercato o quantomeno che i colori delle seconde maglie abbiano solo i colori sociali.
E questi sarebbero i pericolosi ultrà. Sapete che vi dico? Abbasso il calcio moderno e l'incompetenza.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI