lunedì 27 settembre 2004
Alla fine della corsa alle firme per i referendum contro la legge di fecondazione artificiale, arrivano i casi pietosi. L"espressione può apparire brutale, ma si tratta di una tecnica un po" cinica già sperimentata per le leggi e i referendum su divorzio e aborto e di certo non voglio mancare di carità verso nessuno. Non si può, però, tacere sul fatto che il racconto di queste vicende (non le storie in sé) è palesemente strumentale per far credere che la legge sia quello che non è e così manipolare l"informazione. Accadde per i due gemellini nati da una crudele selezione genetica (su 12 embrioni, 9 uccisi e uno morto per farne sviluppare due) e sta accadendo ora. Ci sono le coppie che vanno «all"estero per avere un figlio», perché la legge «impedisce di diventare genitori» (Il Giornale, mercoledì 9); c"è la donna che «per colpa della legge ha dovuto abortire», perché, senza diagnosi preimpianto, «ha concepito un figlio talassemico» (c.s., lunedì 20); c"è quell"altra, «cattolica praticante», che ha tentato «tutto: fecondazione, aborto, tecnica preimpianto» e Dio per premio le ha fatto «il miracolo» di un figlio sano (martedì 21). C"è il «padre di due bimbe malate, accusato di nazismo» perché anche lui era ricorso alla selezione dei fratellini (L"Unità, martedì 21). Davvero un bel campionario di sofismi, bugie e mezze bugie. Infine c"è la storia di un ragazzo concepito nel 1985 per donare il suo midollo alla sorella leucemica (Corriere della sera, mercoledì 22). Qui il concepimento fu naturale, ma il caso serve oggi a far credere che la fecondazione artificiale con annessa selezione genetica sia necessaria per guarire la leucemia, mentre si sa che anche donatori non consanguinei possono fornire il midollo da trapiantare. Ma la campagna referendaria si fa così e anche gli attacchi ingiustificati alla Chiesa (che non condanna, bensì raccomanda i trapianti) insaporiscono il brodo.LEZIONE DALL"ISLAMSullo stesso tema un lettore scrive e Liberazione pubblica (venerdì 24): «Mentre in Italia si fa quell"ignobile, barbara e medievale legge [...] nella quale tutto viene sacrificato al totem dell"embrione, nei paesi islamici un embrione è considerato inviolabile a cominciare dal 40° o 120° giorno di vita a seconda delle diverse scuole coraniche. Una bella lezione di civiltà e di modernità». A parte la contraddizione implicita (se si è al 40° giorno di vita, vuol dire che la vita c"era dal primo giorno), sono proprio i laici a dire che nell"antichità un embrione era riconosciuto come "umano" solo dopo 40 o 60 giorni. Non così i cristiani per i quali da sempre "ciò che è nel seno della madre è un essere vivente di cui Dio si occupa" (Didachè).
SPACCAPAESE«Ma perché un referendum spaccherebbe il Paese?», si chiede Francesco Merlo su La Repubblica (mercoledì 22). E si risponde: «È un Paese unito quello che chiede il referendum». Unito dagli insulti? Eccone alcuni fra i tanti di cui la legge e i suoi sostenitori sono gratificati sui giornali: proibizionistica, contro la scienza, confessionale, antieuropea, oscurantista, medievale, contro la donna, atroce, anticostituzionale, contro i malati...
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