I violini danno voce alle Sette Parole
venerdì 6 marzo 2015
Ci è ritornato su più volte e ha realizzato tre diversi adattamenti Franz Joseph Haydn (1732-1809) per conferire veste musicale alle Sette ultime Parole di Cristo sulla Croce: per scavare sempre più nel profondo e portare alla luce in modo evidente la tensione espressiva e la forza d'impatto emotivo di un'opera strettamente legata all'apparato liturgico che ne prevedeva l'esecuzione durante le cerimonie del Venerdì Santo.Strutturate in sette movimenti lenti, preceduti dalla solenne Introduzione (Maestoso ed Adagio) e suggellati dal Terremoto finale (Presto con tutta la forza), nella versione per quartetto d'archi – che si colloca tra la stesura originale per grande orchestra e quella con cantanti solisti e coro – le Ultime sette Parole sono affidate alle sole “voci” di due violini, viola e violoncello, che si fanno carico della traduzione in musica delle riflessioni e dei sentimenti evocati dalla lettura dei brani evangelici.Un compito che i giovani interpreti del Cuarteto Casals svolgono in modo esemplare, risolvendo in punta d'archetto i difficili equilibri tra i diversi piani sonori, dimostrando un controllo pressoché totale delle dinamiche e superando qualsiasi insidia tecnica in piena sintonia di fraseggio e articolazione; protagonisti assoluti di un lungo e appassionante racconto strumentale che lascia letteralmente “senza parole”.Cuarteto CasalsHAYDNLe sette ultime paroleHarmonia Mundi. Euro 19,00
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: