giovedì 9 agosto 2018
Rigore e umanità: nella divisa di ogni rappresentante dello Stato incaricato di garantire la sicurezza i cittadini devono poter trovare entrambi, la conferma rassicurante che la legge è severa e va applicata ma la mano che la rende visibile non è agitata minacciosamente, e se possibile – anzi – si tende in un gesto di aiuto. Siamo sulla stessa barca, limitati e fragili, no? Per questo è bello apprendere la storia del carabiniere di pattuglia alla stazione di Modena, che ha pescato un clochard autore poco prima di un piccolo furto in un supermercato: qualcosa da mangiare e un flacone di crema lenitiva. Se non c'erano dubbi sul perché avesse nascosto del cibo senza passare dalla cassa, c'era da chiedersi perché l'uomo – un 55enne veneto senza dimora – avesse sottratto anche la pomata. Chi vuole far solo rispettare la legge non si fa troppe domande e passa al verbale. Ma il carabiniere non ha la divisa dell'Arma per caso, e nel ladruncolo male in arnese vede anzitutto un uomo ferito dalla vita. Nel suo caso, in particolare, ai piedi: non gli ci vuole molto infatti a capire che il clochard gira senza scarpe e si è procurato molte e dolorose piaghe. Restituita la merce, lo denuncia quindi a piede libero come prevede la legge. Poi smette lo sguardo severo, immaginiamo si apra in un sorriso comprensivo, prende le misure dei piedi, entra in un negozio di calzature e gli paga di tasca sua un paio di sandali nuovi. Poi il saluto militare ai ringraziamenti confusi del pover'uomo, che già vedeva un nuovo guaio aggiungersi a un lungo catalogo. Invece gli era capitato di incrociare un samaritano con le mostrine.
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