I riscatti e il calcolo contributivo: i percorsi Inps sono separati
martedì 19 maggio 2020
VittorioSpinelli
Il calcolo contributivo delle pensioni si applica a tutti i lavoratori assunti dopo il 1996. Con 20 anni di versamenti, nel 2016 l'Inps ha liquidato le prime pensioni contributive doc. Si può facilmente calcolare che, superati 40 anni di versamenti, dal 2036 in poi il contributivo sarà esclusivo e uni-versale, consegnando definitivamente alla storia il sistema retributivo. Tuttavia il contributivo è anche una scelta a disposizione degli assicurati in alcune situazioni (come "opzione donna", il computo di contributi nella gestione separata ecc.) che la legge ammette solo se confluiscono in una pensione tutta contributiva. Come le pensioni, anche i riscatti possono essere soggetti al contributivo. In questi casi l'onere a carico dell'interessato viene determinato in percentuale della retribuzione, in particolare quando lo stesso riscatto si accompagna a una pensione da liquidare col calcolo contributivo. Attualmente le vie per richiedere le pensioni e i riscatti sono distinte e separate all'interno dell'Inps, ma ancora temporaneamente, essendo in vista la loro integrazione quando appunto il riscatto è finalizzato ad una pensione tutta contributiva. In attesa di questi aggiornamenti, l'Inps precisa che una domanda di opzione al sistema contributivo si deve presentare sul sito internet seguendo il normale percorso di richiesta di pensione, con Pin, Spid ecc. Anche le domande di riscatto di qualsiasi tipo si devono presentare, tutte in via telematica (con Pin dispositivo, Spid, Cie, patronati ecc.), seguendo il percorso per esse ordinario. Tuttavia se il riscatto è finalizzato a una pensione contributiva i dipendenti privati devono aggiungere un modulo (codice AP142) da scaricare, compilare e allegare alla domanda in corso. Le modalità di presentazione – precisa l'Inps – valgono anche quando il riscatto viene richiesto insieme alla domanda di pensione esclusivamente contributiva. Le informazioni su riscatti e pensioni, pur essendo di ampio interesse per migliaia di lavoratori, sono inspiegabilmente riservate dall'Inps ai soli operatori delle Sedi (messaggio "no internet" n.1935 dell'11 maggio). Ripensando ai doveri di comunicazione verso il suo pubblico, l'Istituto ha riportato integralmente le stesse informazioni nel messaggio 1982 del 14 maggio, liberamente consultabile sul sito Internet. Un plauso.
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