sabato 3 aprile 2010
Quattro uomini d'età giocano a carte in una piazzetta della vecchia Roma risparmiata dal passaggio delle macchine e dagli eccessivi rumori del resto della città. Fortunata isola di pace, un po' deteriorata dal tempo, ma considerata dai pensionati che l'abitano il loro salotto privato. Qui si parla, ci si racconta. Qui si lamentano i tempi moderni e si salvano quelli antichi, anche gli antichissimi. Raccontaci qualche cosa, tu che cammini ancora bene. " Adesso? Adesso crolla tutto. " Come crolla tutto? " Ma non leggete i giornali? Non vedete le voragini che si aprono nelle nostre strade e che poi chiudono in fretta senza studiarne le cause? È crollata anche la Casa d'oro di Nerone. " La casa di Nerone? Ma dove sta? " Sei un romano di riporto tu, come la terra che Traiano ha gettato sulla casa di Nerone per costruirvi sopra le sue Terme. Questo imperatore che amava la cultura e l'arte viaggiava spesso nelle terre dell'impero, in Grecia, lungo le coste del Mediterraneo, una volta rientrato a Roma, quasi per morire, si è costruito le sue Terme sopra il palazzo di Nerone e per farlo sapete cosa ha fatto? Lo ha riempito di terra. Ma perché te la prendi tanto? Perché voi che state sempre qui senza guardarvi attorno non sapete che sotto la Roma di oggi c'è quella eterna, meravigliosa, piena di palazzi dei Cesari. Esiste una città sotterranea inimmaginabile. Certo non vi aspettate palazzi perfetti, ma tracce importanti che hanno resistito alle inondazioni del Tevere, ai terremoti, alle invasioni barbariche. Questi ultimi non distrussero i monumenti, si accontentarono di razziare tutto ciò che era prezioso, il resto lo ha fatto il tempo e l'abbandono in epoche oscure. Nel medioevo ad esempio la vegetazione coprì i monumenti, s'introdusse nelle sale che fece crollare una dopo l'altra. La Domus Aurea di Nerone ha subito ancora oggi il crollo di una delle sue sale migliori, forse quella ottagonale dove l'imperatore dava le sue feste e la cupola aveva il colore dell'oro. Seguivano biblioteche, gallerie, sale per i banchetti, un vero labirinto per chi oggi riesce ad entrarvi solo per motivi di studio archeologico. È chiusa infatti da anni al pubblico perché sarebbe troppo costoso restaurare le pitture rimaste. Alla fine del '400 alcuni artisti si calarono attraverso delle aperture per ricopiare le pitture ancora esistenti. Essi si trovavano dopo pochi metri già sulla terra accumulata nei secoli che aveva riempito le sale quasi fino alle volte. Ci sono le firme di artisti importanti come Caravaggio, Pinturicchio, Perugino e anche di Michelangelo e di Raffaello. Chi ha potuto vedere negli anni passati, quando erano ancora aperte al pubblico, le Logge vaticane avrà notato ciò che Raffaello aveva copiato dai dipinti delle volte della Casa di Nerone. Scusa se ti interrompo, ma c'erano solo palazzi di imperatori? E la gente comune, come noi dove viveva, tutto distrutto? No, la città infatti aveva raggiunto il milione e mezzo di abitanti e allora troviamo le cosiddette «insulae», cioè veri palazzi a più piani dove la gente viveva in condizioni deplorevoli, come potrebbero raccontarci le scoperte archeologiche vicino all'Ara Coeli che si possono vedere anche oggi quando si corre a prendere l'autobus distratti e affannati come sempre. Una Roma sotterranea che pochi conoscono, che non rientra nei pacchetti dei tour per i turisti. Una Roma che bisogna scoprire un po' alla volta e, conoscendo la sua storia, ricoprire con la fantasia delle sue statue di marmo bianco, dei colori fastosi delle sue colonne dipinte, delle delicate mitologie riportate sulle pareti e allora ci si chiede come abbia fatto questa gente, nello stesso tempo, a conquistare tutto il mondo conosciuto, con i piedi nei calzari, nei deserti come nelle nevi del nord portando spade e corazze pesanti. E guardando alla storia di ieri facciamo alla nostra terra che ancora ci sopporta e ci sostiene la promessa di non distruggerla oltre, di regalarle un po' di pace e lasciarla ancora girare nell'universo con il suo ritmo uguale e sicuro.
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