venerdì 5 agosto 2011
«Folgorati sulla via della Terra Santa»: ieri titolo per Elisabetta Reguitti ("Il Fatto", p. 5) che racconta indignata e con dettagli ironici la vicenda del progettato pellegrinaggio parlamentare, visto ieri. Scandalo già rientrato. Ma in pagina restano i guitti. Che da quelle parti abbondano, e infatti (p. 13) Alessandro Oppes da Madrid prima racconta le proteste degli "indignados" spagnoli, poi passa ai preparativi della Gmg e conclude così: «E l'arrivo di Joseph Ratzinger ha finito per essere un motivo ulteriore di protesta, anche per i consistenti finanziamenti pubblici della visita». Dunque un po' come ieri: «Ma se mi toccano dov'è il mio debole!», che stavolta è il portafogli… Tu leggi, ma poi sempre ieri ("Unità", p. 19: «Il Papa "freddo" scende in piazza») nell'articolo di Filippo Di Giacomo che documenta con dati e cifre i successi di comunicazione di Benedetto XVI nei precedenti viaggi pastorali, Gmg comprese, trovi questa dichiarazione ufficiale di Fernando Giménez Barrioconal, direttore finanziario della Gmg: «Ai contribuenti spagnoli la Gmg non costerà un solo euro, perché l'amministrazione pubblica spagnola non finanzia questo evento»! Anzi: «Gli introiti del turismo sono molto importanti per la Spagna, soprattutto in un momento così difficile». E allora? Allora rileggo sopra ed è dama: guitti su guitti! C'è altro? Sì, diversissimo e rispettabile, che merita una parola da amico. Ieri ("Foglio", p. 2) Angiolo Bandinelli scrive che sulla crisi economica mondiale «la Chiesa… mantiene un silenzio discreto (o impacciato?)». Silenzio della Chiesa? Un solo esempio: Benedetto XVI (16 maggio 2011) nel 50° dell'enciclilca "Mater et Magistra" di Giovanni XXIII, parole precise e dirette. Non sarà che occhi e orecchi laici, anche benintenzionati, sono diventati ciechi e sordi?
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