Grazie a Carlo Conti ora canta l’Italia intera
domenica 30 aprile 2023
Di Carlo Conti si può dire tutto, ma non certo della sua grande professionalità, dei suoi modi garbati, della sua passione sfrenata per la musica, della capacità di confezionare programmi adatti a tutti, di condurli con l’entusiasmo della prima volta dimostrando di saper gestire e garantire il ritmo della diretta. C’è chi lo accusa di eccedere nelle operazioni nostalgia. In realtà è più che altro memoria e in televisione far rivivere il passato funziona sempre. Del resto l’età del pubblico televisivo è piuttosto alta. Ed è proprio questo pubblico quello che si lascia coinvolgere nel vedere e giudicare come sono invecchiati i beniamini di un tempo e magari si consola nel confrontarsi con i capelli bianchi dei cantanti della seconda metà del secolo scorso. Ma Carlo Conti non si accontenta, cerca di intercettare i più giovani attraverso le canzoni, molte delle quali sono ormai trasversali alle generazioni. Lo ha dimostrato anche venerdì con il ritorno in prima serata in diretta su Rai 1 di un suo cavallo di battaglia, I migliori anni, fermo al palo da sei anni, dopo otto edizioni, a causa anche della pandemia, ma soprattutto per non essere troppo ripetitivi. Qualcuno, per questo rinnovato viaggio in quarant’anni di musica leggera, gli ha consigliato di puntare sui social, sulla interazione per coinvolgere un pubblico meno in là con gli anni. Lui ha accettato di buon grado, ma poi quando oltre a tanti ritorni (Drupi, Marco Ferradini, Alberto Fortis, Donatella Milani, Tiziana Rivale, Viola Valentino, Paolo Vallesi…) ti propone per mezz’ora nella parte centrale del programma dieci brani dei Pooh, la metà dei quali dal vivo, sa benissimo che non conta la hit parade stilata sui social quanto la presenza e le canzoni della band forse più famosa e longeva d’Italia capace come poche di unire le generazioni. © riproduzione riservata
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