martedì 28 giugno 2016
Un filo tenace e colorato per tessere nuove relazioni e convivenze è quello che si srotola da Officine Gomitoli, il primo centro interculturale a Napoli rivolto a giovani italiani e migranti di seconda generazione che propone laboratori artistici e culturali accanto ad attività sociali e formative. Lo spazio è ideato dalla cooperativa sociale Dedalus, con un progetto di rigenerazione urbana (promosso tra gli altri dalla Fondazione Made in Cloister) dei locali dell'ex Lanificio borbonico sovrastanti il chiostro della cinquecentesca chiesa di Santa Caterina a Formiello, a Porta Capuana, nel cuore di Napoli. "Gomitoli" è un "opificio" sociale e culturale che in 600 metri quadri promuove diverse attività organizzate appunto in "officine": delle relazioni, delle culture e delle differenze; dei diritti e della cittadinanza; della creatività tecnica, artistica e culturale con un laboratorio sui nuovi linguaggi e la comunicazione multimediale; della scuola e della comunità educante, con corsi per la licenza media e per l'alfabetizzazione; della formazione finalizzata all'inserimento lavorativo di adolescenti e giovani. Un progetto che nasce dagli oltre venti anni di impegno della cooperativa sociale Dedalus, del gruppo Gesco, in servizi, programmi e attività con le persone migranti, per tutelarne i diritti e contrastare le forme di discriminazione e pregiudizio che ostacolano i percorsi di vita e precludono la possibilità di vivere in comunità pacifiche e democratiche. Officine Gomitoli è una nuova tappa per l'incontro tra italiani e migranti in uno spazio di bellezza e benessere per tutti.
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