venerdì 27 marzo 2009
Ieri allarme generale per la scelta del Senato sul testamento biologico. Libertà! Su "Repubblica" grida firmatissime di politici, magistrati e intellettuali che da una parte esprimevano sicurezza assoluta di rappresentare non solo la maggioranza, ma la totalità del popolo intelligente e moderno, e dall'altra indicavano nei cattolici il nemico oscurantista e prepotente che con "Scelta tragica" ("Corsera", p. 17) e addirittura con "Sequestro di persona" ("Repubblica", p. 1) manda per aria ogni possibile convivenza. Esemplare: «Finocchiaro contro l'ala cattolica: gettati via tre anni». Dunque «golpe» di una minoranza oscura, minorata di cervello? Sì: senza sfumatura alcuna. Leggi, formuli un'osservazione e sviluppi un pensiero mirato. La prima scaturisce da una sorpresa: nelle stesse pagine che gridano alla «tragedia» e al colpo di stato cogli una frase chiarissima che riassume l'evento: «La maggioranza tira dritto». «La maggioranza»! Ma come? Ma allora in Parlamento, e addirittura in maggioranza, c'è qualcuno che non la pensa come quei politici, magistrati e intellettuali che si autonominano «voce di tutti»! E chi mai ce l'ha mandato, in Parlamento? Per tanti cervelli questo è un mistero, che in realtà si chiama democrazia. Il pensiero mirato è per l'annuncio di Michele Ainis ("La Stampa", p. 1, "Idratazione forzata"): «Ieri il Senato ha messo in minoranza Aldo Moro»! Ma no? Ma sì: c'è chi pensa troppo, non sente il tempo che passa, legge i giornali in ritardo e scambia le tragedie di ieri con gli eventi di oggi.
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