Con coraggio rianimò la fede in Sri Lanka
sabato 16 gennaio 2021
Di cosa dovremmo avere paura noi, che difendiamo il Vangelo in un Paese dalla lunga tradizione cristiana, se nello Sri Lanka è bastato un singolo uomo per ridare voce alla Chiesa cattolica, messa a tacere dalle persecuzioni? San Joseph, o Giuseppe, Vaz è il testimone di come il coraggio di un credente possa davvero cambiare la storia. Il primo santo indiano era nato a Goa nel 1651 ed era diventato prete nel 1676. Si fece subito notare per le sue doti da pastore e per questo venne inviato nel vicariato apostolico di Kanara. Tornato a Goa nel 1684 s'impegnò per dar vita a una comunità di religiosi con membri autoctoni (quelle già presenti erano tutti composte da europei), riuscendo a costituire una comunità della Congregazione dell'Oratorio di San Filippo Neri. Sentì poi il dovere di volgere la propria attività missionaria verso la comunità cattolica di Ceylon (lo Sri Lanka), dove gli olandesi avevano espulso tutti i preti. Arrivò da clandestino, tra mille difficoltà, a Colombo e si dedicò a un intenso apostolato: alla sua morte nel 1711 i cattolici di Ceylon erano almeno 70 mila.
Altri santi. San Marcello I, papa dal 308 al 309; santa Giovanna da Bagno di Romagna, monaca (XI sec.).
Letture. Romano. Eb 4,12-16; Sal 18; Mc 2,13-17.
Ambrosiano. Es 3,7-12; Sal 91 (92); Gal 1,13-18; Lc 16,16-17.
Bizantino. At 12,1-11; Gv 21,14-25.
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