Il dono della “scienza infusa” al servizio della comunità
sabato 18 settembre 2021
Anche quello della “scienza infusa”, come tutti gli altri doni, va messo a servizio della comunità. E così fece san Giuseppe da Copertino, illetterato, mistico e religioso, che divenne una guida per le donne e gli uomini del suo tempo, anche di teologi. Giuseppe Maria Desa era nato il 17 giugno 1603 a Copertino (Lecce) e aveva dovuto abbandonare la scuola a causa della povertà e della salute cagionevole. Alcuni ordini religiosi, presso i quali si era presentato, lo rifiutarono per la sua «poca letteratura», ma alla fine venne accettato dai Cappuccini, dove rimase per un anno. Dopo essere stato dimesso per «inettitudine», infatti, divenne terziario e inserviente nel conventino della Grotella. Con impegno e costanza riuscì a farsi ordinare sacerdote. Le sue esperienze mistiche, assieme ad alcuni segni prodigiosi, come la levitazione, e il dono della scienza infusa accrebbero la sua fama di santità. Per questo fu trasferito di convento in convento fino a quello di San Francesco a Osimo: qui morì il 18 settembre 1663. È santo dal 1767.
Altri santi. Sant'Eustorgio I di Milano, vescovo (IV sec.); beato Giuseppe Kut, sacerdote e martire (1905-1942).
Letture. Romano. 1Tm 6,13-16; Sal 99; Lc 8,4-15.
Ambrosiano. Dt 12,13-19; Sal 95 (96); 1Cor 16,1-4; Lc 12,32-34.
Bizantino. 1Cor 1,26-2,5; Gv 8,21-30.
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