Saper mettere la faccia nel momento più duro
mercoledì 31 agosto 2022
Spesso le nostre paure e la nostra pigrizia ci trasformano in discepoli "tiepidi", incapaci di profezia, facendo perdere di credibilità il messaggio di cui dovremmo essere portatori, il Vangelo. Solo se teniamo al centro della nostra vita l'incontro con Cristo sapremo alimentare il coraggio davanti al mondo. Questa fu l'esperienza dei santi Giuseppe d'Arimatea e Nicodemo. Non erano “discepoli perfetti”, ma nel momento estremo, quando Cristo offrì se stesso sul Calvario, essi non ebbero paura di mostrare la loro fede e trovarono il coraggio di dare una degna sepoltura a Gesù. Secondo i racconti evangelici Giuseppe era un membro del Sinedrio mentre Nicodemo viene descritto come uno dei «capi dei Giudei». Entrambi erano affascinati dal «Maestro», ma si nascondevano per timore, avvicinando Gesù di nascosto o di notte per la loro posizione “in vista”. Una posizione che permise loro di chiedere di poter seppellire Gesù e così di fare una piena professione di fede. Alla fine entrambi compresero quello che, nel dialogo con Gesù, Nicodemo non capiva: la via per rinascere dall'alto.
Altri santi. Sant'Aristide Marciano, filosofo (II sec.); san Raimondo Nonnato, religioso (1200-1240).
Letture. Romano. 1Cor 3,1-9; Sal 32; Lc 4,38-44.
Ambrosiano. 1Mac 9,23-31; Sal 25 (26); Lc 7,24b-27.
Bizantino. Eb 9,1-7; Lc 10,38-42;11,27-28.
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