La forza di difendere ciò in cui crediamo
martedì 16 febbraio 2021
Il coraggio di testimoniare le proprie scelte è sempre stato controcorrente, perché è più facile conformarsi a ciò che "fanno tutti", alle mode, ai "trend". Ciò vale ancora di più per un cristiano, il cui credo è per definizione un messaggio che supera le logiche umane. La testimonianza di santa Giuliana di Nicomedia ci fa riflettere proprio su questo aspetto della vita da cristiani e ci spinge a chiederci a che cosa rinunceremmo noi per difendere ciò in cui crediamo. Nata nel 287 a Nicomedia (oggi Izmit in Turchia) da genitori pagani, Giuliana era l'unica cristiana della sua famiglia. Ancora bimba, all'età di nove anni, venne promessa sposa al prefetto della città, Eleusio, ma al momento delle nozze, quando Giuliana aveva 18 anni (forse nell'anno 305), pretese che il futuro marito si battezzasse prima di sposarla. Fu lo stesso promesso sposo a denunciarla alle autorità come cristiana praticante. Giuliana, però, non rinunciò al suo credo e alla sua richiesta anche davanti alle torture e alla condanna, e per questo venne decapitata.
Altri santi. San Maruta, vescovo (V sec.); san Giuseppe Allamano, sacerdote (1851-1926).
Letture. Romano. Gen 6,5-8;7,1-5.10; Sal 28; Mc 8,14-21.
Ambrosiano. Qo 3,1-8; Sal 144 (145); Mc 12,18-27.
Bizantino. Aliturgico.
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