venerdì 8 aprile 2011
Giornalismi? Sì! In versioni varie. Due titoli: «Papa Ratzinger punta sul calcio» e «Vaticano bianconero, festa Juve». Toccano realtà simili, ma il primo ("ItaliaOggi", 6/4, p. 10) vale come «Vietato zirconare i pirpaffi» " celebre cartello jacovittiano su un prato " cioè dice niente, rivelando all'inizio che «Papa Ratzinger è uno sportivo». Questo solo perché il testo presenta un libro su «Lo sport in Vaticano». Tutto qui! L'altro titolo, stesso giorno sul "Corsera" (p. 50), 4 colonnine di Gian Guido Vecchi e 2 foto " del cardinal Bertone, noto tifoso, e di Andrea Agnelli, presidente Juve " racconta invece un fatto vero, una «cena al ristorante» in cui il team direttivo della «Signora del calcio» ha incontrato molti tifosi tra cui preti e vescovi illustri. Due giornalismi, ma la qualità è ben diversa! Come capita, e si può rilevare, anche in una stessa redazione. Sul "Giornale" (29/3, p. 31) Mario Cervi e Andrea Tornielli parlano ambedue del rapporto tra Santa Sede e Italia, dal Risorgimento ad oggi. Due articoli seri e intelligenti, ma" Ma talora anche i migliori " nel caso, Cervi " hanno qualche limite. Rievoca infatti le polemiche del passato con il rifiuto di liberalismo e comunismo da parte di "Civiltà Cattolica" e, di suo, aggiunge come tra parentesi: «Chi non lavora non mangia canteranno i comunisti». I comunisti? Sarà anche vero, ma l'originale è più antico, e proprio in argomento. Infatti è scritto da san Paolo, 1.800 anni prima dei comunisti, nella Seconda Lettera ai Tessalonicesi: «Chi non vuole lavorare, non mangi neppure!». Insomma: lo aveva già cantato qualcun altro! Giornalismi diversi?
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