martedì 17 aprile 2007
 L' evoluzio-ne umana. Dal Dna del macaco»: "Corsera" (13/4, p. 29) sull"origine dell"uomo. Con questo titolone: "Uomo e scimmia, 200 geni di differenza". "Geni"? Ci pensi un attimo a cominci a contarli: Archimede, Omero, Prassitele, Socrate, Aristotele, Dante, Michelangelo, Leonardo, Shakespeare, Mozart, Einstein" Ne mancano 189, ma forse la "differenza" dal "macaco" è già grande. Sorridi. Bis su "Tuttolibri" della "Stampa", sabato, p. VIII. Il laicissimo Michele Ainis, che di solito a sentir parlare di cristianesimo scalpita e sbuffa come un toro a Pamplona, racconta che il grande sociologo Ralph Dahrendorf "assume Erasmo da Rotterdam come modello della libertà intellettuale" che sa resistere ad ogni potere oppressivo, e ricorda che "sono quattro le virtù che per Daherndorf formano" l"uomo veramente libero: "fortitudo, justitia, temperantia e prudentia". Quest"ultima è definita così: "la fede di chi crede nel Dio della ragione". Leggi, ricordi la continua polemica di Ainis sulle "radici cristiane" della nostra cultura, e ti chiedi se scrivendo si è reso conto di aver citato alla lettera le quattro "virtù cardinali" del Catechismo cattolico. Chissà? Un sorriso meno innocuo, poi, un po" stralunato, stessa "Stampa" (p. 10), sul titolo strillo attribuito tra virgolette a Enrico Boselli, "leader dello Sdi" in congresso a Fiuggi: "Addio al Partito Democratico figlio del Vaticano". Si sa che l"indicazione del padre è "sempre incerta". Stavolta è di sicuro sballata. A Fiuggi si va a bere per buttar fuori i "calcoli". Questo sarebbe il primo calcolo da espellere. È urgente, ne va la pelle: politica, si intende.
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