giovedì 8 giugno 2006
In pagina le acrobazie stonano. Franco Grillini replica ad un testo della S. Sede: "Il Vaticano incita all'odio sociale contro lesbiche e gay" ("Corsera", dalle agenzie, ieri, p. 11). Non l'ha letto però, vista l'ora dei lanci d'agenzia, altrimenti non parlerebbe di "odio", salvo pensare ogni dissenso come odio sociale, ma allora lui ne sarebbe da anni seminatore eccelso. Siamo seri! Si può non condividere la dottrina della Chiesa, ma senza strillare all'odio e all'"offensiva del Vaticano" ("Repubblica", ieri, p. 1), accusare con pacatezza apparente la mancanza di rispetto del dolore e indicare alla rinfusa "parto, malattia e momenti finali della vita" come ambiti sui quali l'arroganza di potere pretende non solo di dire la sua, ma addirittura di "imporla" continuando ad "opprimere" la gente" Questa sarebbe la Chiesa? Già. Negli ultimi tempi "Liberazione" lo ha scritto più volte in grande: la Chiesa odia le donne, schiavizza le coscienze, disprezza i sofferenti, opprime e ferisce" Pensi ai 400.000 di sabato a piazza S. Pietro e ti viene da sorridere. Come capita anche ieri, a leggere che l'on. Acciarini, sottosegretaria alla Famiglia, prende fuoco strillando che "la scienza non può soggiacere ai dogmi" ("Messaggero", p. 7). Ma no? Chi ha sostenuto il contrario? On. Acciarini così facilmente infiammata - un nome, un impegno - cosa è un dogma? E quali sarebbero, i dogmi della Chiesa cattolica che schiacciano "la scienza"? Facile spararla grossa. "L'animo della gente non è quello della Chiesa": spiace leggere certezze simili a firma Giovanni Berlinguer ("Unità", ieri, p. 11). Clown e donne cannone? Lasciamoli al circo.
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