Frate e filosofo, martire nel cuore dell'Europa
martedì 24 aprile 2018
In quanti oggi offrirebbero la propria vita pur di vedere altre persone accogliere il Vangelo nella propria vita? È una provocazione quanto mai attuale quella che san Fedele da Sigmaringen ci pone oggi con il suo esempio. Era nato a Sigmaringen, in Germania, nel 1578 e si era laureato in filosofia e in diritto all'università di Friburgo in Svizzera. In Alsazia aveva intrapreso la carriera forense; fu poi precettore di giovani nobili in Italia, Spagna e Francia. A 34 anni abbandonò tutto, tornò a Friburgo ed entrò tra i Cappuccini. In seguito da Roma gli fu affidato un incarico delicato: la predicazione nella Rezia, in piena crisi protestante. La sua opera provocò numerose conversioni e questo suscitò un'ondata di ostilità. Nel 1622 a Séwis alcuni soldati gli chiesero di rinnegare la predica che aveva tenuto poco prima e, al suo rifiuto, lo uccisero con le spade.
Altri santi. San Benedetto Menni, religioso (1841-1941); beata Maria Elisabetta Hesselblad, religiosa (1870-1957).
Letture. At 11,19-26; Sal 86; Gv 10,22-30.
Ambrosiano. At 10,1-23a; Sal 87; Gv 6,60-69.
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