venerdì 30 dicembre 2011
«Quando sul Quirinale sventolò la svastica». Ieri "La Stampa" (p. 35) bel pezzo di Umberto Gentiloni sulla mostra della storia del Quirinale e speciale ricordo del viaggio a Roma di Adolf Hitler ospite nel palazzo (1938), e della serie di omaggi che «il dittatore riceveva nel soggiorno romano» da molti illustri visitatori. Ottimo. Forse valeva la pena di ricordare che Pio XI nell'occasione fece chiudere la Basilica di San Pietro e i Musei vaticani e con annuncio su "L'Osservatore" se ne andò a Castelgandolfo perché la croce uncinata non fosse neppure lontanamente accostata alla Croce di Cristo. Tra l'altro per secoli il Quirinale era stato la dimora dei Papi. Altro? Sì: insieme su "Tempi" (pp. 18-21) due politici cattolici, Rosy Bindi e Maurizio Lupi per un Buon Anno comune. Bel segno: di solito molto contrapposti. Molto contrapposte anche due polemiche identiche tra cinema e politica. Su "Repubblica" (p. 1 e tutta p. 21) grossa protesta perché la Regione Friuli non finanzia con denaro pubblico un film, ovviamente a tesi pro eutanasia, sulla triste vicenda di Eluana Englaro, e su "Libero" opposta grossa protesta perché a Roma si finanzia con denaro pubblico un film tratto da un romanzo di un politico, ovviamente non di destra. E da ambedue le parti si parla di abusi e anticostituzionalità. Domanda: non sarebbe il caso che i contributi con denaro pubblico al cinema fossero dati dopo, se meritati con la qualità del prodotto? Ultimo: bell'elogio ("Foglio", p. 2) della forza della fede. Ma rovinato nel sommario ove leggi un insulto alla «sterile chiesa postconciliare». La Chiesa «sterile»? Ma non è essa che ci dona Cristo?
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