venerdì 10 novembre 2006
Insensatezze chic. "Senza la religione staremmo tutti meglio" ("Repubblica", 1/11, p. 37). Così "lo scienziato" Richard Dawkins. Pare un grosso cavolo a merenda, con la merenda al posto della scienza. Stessa verdura il giorno dopo sul "Mattino" (p. 19): "I diritti negati del laicismo". Parla, ma in realtà strilla, dialogando con il giornalista Corrado Ocone, il "filosofo" Maurizio Ferraris, di cui Malpelo ricorda un indimenticabile recente pezzo comico - stessa musica, disco incantato - sul "Sole 24Ore" (29/10, p. 37). Non sapendo a chi credere. Ferraris, "implacabile col cristianesimo", ha scritto un libro dal titolo sintomatico, "Babbo Natale. Gesù adulto: in cosa crede chi crede", e si confessa "un po' deluso": fin dal '68 sperava la fine delle religioni, e in particolare del cristianesimo che per lui "è più irrazionale dell'islam". Sicuro! Ma forse di recente qualcuno - pare in quel di Ratisbona - ha detto che una religione contro la ragione sarebbe falsa? Niente! Ferraris è sicuro come un bulldozer senza freni: il cristianesimo è un inganno. Con una piccola inattesa eccezione, però: gli è piaciuta tanto la lettera di Paolo VI ai rapitori di Aldo Moro. Perché? Perché "li ha chiamati 'uomini delle Br', senza mai tirare in ballo la fede". Lucidissimo, scritto il 2 novembre: giorno dei morti! Un privilegio: essere "filosofo" e intervistato da Ocone! Ultima insensatezza? La segnalava "Il Foglio" (31/10, p. 2): Anche Corrado Augias ha scritto un libro su Gesù, che alla fine conclude maganimo che sì, quel Nazareno "è stato un notevole personaggio". Qui viene bene Fantozzi: "ma quanto è buono, lei!".
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