giovedì 16 giugno 2011
Ieri titoli sui referendum e sul fatto che "i cattolici" " così, all'ingrosso " hanno contato davvero: "Il ruinismo è vivo e lotta insieme a loro. Tutti entusiasti dell'ingerenza della Chiesa" ("Il Foglio", p. 7). Ci pensi un attimo, ma ecco: "Così il referendum ha archiviato la lunga stagione del ruinismo" ("Riformista", p. 2). Forse nel primo un pizzico di amaro umorismo, e nel secondo idee non chiare e pregiudizi di parte rischiano di affogare prima che si faccia luce. A chiudere un triangolo perfetto arriva però "Il Manifesto" (p. 14): "Benedetto XVI si schiera con i referendum, incontra i Rom e tace sull'Europride. Habemus Papam o rimane il pastore tedesco?". Pensi che sia uno scherzo, ma vale fino a un certo punto. Infatti dietro scherzi apparenti talora i problemi sono grossi e veri. P. es. "Unità" ieri (p. 3) solita vignetta politica e dialogata di Staino: «Con questi risultati le cose nel Pd stanno rimettendosi a posto? A postissimo: Renzi a Firenze, D'Alema al Copasir e Veltroni in Africa». A Malpelo pare perfetta sintesi tra umorismo e auto dissoluzione. Ma non è finita. Stessa "Unità", sempre pensando ai "cattolici" che "hanno contato", e forse contano, lancio pubblicitario in prima e intera p. 25 di un film autoprodotto, "Le stigmate e il denaro. 'Benedetti soldi', in vendita con L'Unità a solo euro 7.90". Leggi che è la vera «storia del santo più amato dei nostri giorni, san Pio, e del giro d'affari legato allo sfruttamento della sua immagine" storia di sotterfugi e di inganni». Ovviamente i tantissimi devoti «del santo più amato dei nostri giorni» saranno felicissimi dell'ultima trovata per lo «sfruttamento della sua immagine», entusiasti del nuovo Pd.
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