venerdì 3 aprile 2009
Disinvolti e "disincolti": in pagina ogni giorno una fiera. Sulla "Stampa" (30/3, p. 33) per un articolo serio e pensato di Baget Bozzo sul viaggio del Papa in Africa, anche se a parere di Malpelo molto forzato sulla crisi di fede e teologia come seguito ovvio del Vaticano II, trovano questo titolo assurdo: "Il Papa in Africa ha ritrovato il senso di Dio". Domanda: ma quando l'aveva perso? Sul "Giornale" invece, stesso giorno, p. 43, titolo e pezzo tra strafottente e divertito, ma in fondo solo frutto di pregiudizio ostile, sulla "«conversio-ne» religiosa di un notissimo showman della Tv leggera e" disinvolta. Insomma: a disinvoltura, disinvoltura e mezzo! Tra disinvoltura d'occasione e disincultura forse inguaribile, Malpelo confessa di aver trovato su tutti i giornali " p. es. "Unità", p. 1 " la dichiarazione pubblica della giovane e disinvolta ministra per la quale «la discesa in campo di Berlusconi ha rotto il giogo della cultura cattocomunista, marxista e gramsciana». Parole grosse, ma fuori di ogni giochetto politico, qualche informazione in più sulla cultura detta «cattocomunista» varrebbe la pena di averla. Bastino, alla gentile e disinvolta signorina, alcuni nomi: Franco Rodano, Tonino Tatò, Gabriele De Rosa, Ugo Bartesaghi, Mario Melloni " il famoso "Fortebraccio" " e da ultimi Piero Pratesi e Mario Gozzini. Nomi che hanno segnato una stagione non del tutto oscura, e degna di conoscenza prima che di giudizio sprezzante. Come diceva Wittgen-stein, "delle cose che non si conoscono, è meglio tacere", pena l'ostentazione della propria incultura che al danno aggiunge la beffa del ridicolo.
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