martedì 23 maggio 2006
Domenica(Tg1 h. 20) senti la "replica" di Zapatero a Santa Sede e Papa: «Noi non faremo mai scuola di religione a bambini che non la vogliano!» Ma allora in Spagna impazza la follia, e con eco fedele in Italia. Quando mai, infatti, Santa Sede e Benedetto XVI hanno chiesto la scuola di religione anche per chi "non la vuole"? Una falsità senza senso. Altro non senso. Sul "Corsera"(20/5, p. 1) Gianni Riotta - "L'Opus Dei che sorride (e vince)" - vuol tessere un elogio dell'Opus perché ha reagito con tranquilla serenità al cumulo di calunnie di Dan Brown e Co, ma l'elogio parte da una signorile nota che dà per scontate accuse più antiche, meno atroci e più sottili, ma altrettanto false. Eccola: «L'Opus anziché denunciare, smentire, trascinare autore e regista in tribunale, ha colto l'occasione per aprirsi al dialogo con i giornalisti, fin qui detestati e messi al bando». Ma davvero l'Opus "fin qui", quindi per decenni, non ha mai dialogato con "i giornalisti", ed anzi li ha "detestati"? A occhio e croce pare anche questa una calunnia generica e indimostrata. Va preso per buono l'elogio, «L'Opus con un sorriso e più trasparenza fuga tante ombre», ma forse queste "tante ombre" erano solo in certi cervelli, e son dure a scomparire anche in chi crede di essere generoso, e invece è ancora disinformato e prevenuto. Fa piacere, all'opposto, leggere su "Repubblica"(20/05, p. 55) proprio alla proiezione del film, il giudizio sereno e severo di Giuseppe Corigliano, portavoce dell'Opus che da anni dialoga con tutti, a colloquio con Orazio La Rocca. E fa piacere anche, stessa pagina, leggere Umberto Eco: "Brown diffonde scarti e notizie false". C'è anche il buonsenso, in pagina"
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