domenica 4 gennaio 2009
In pagina facezie: solo ridicole o anche gravi. Grave, e già segnalata qui ieri nel fondo del prof. Francesco D'Agostino, quella di "Repubblica"(2/1) che esalta a tutto squillo il diritto di morire, senza condizioni: un trionfo di libertà e modernità. Va bene: d'ora in poi le notizie di suicidi dovranno essere esultanti! Grave e penoso. Al solo ridicolo, involontario, pensa ieri "Libero" (p. 8) che parlando della poca moralità in politica titola in maiuscoletto: "Orine nei conti". Un refuso per "Ordine nei conti", ma si sa che certa politica è maleodorante. Grave e ridicola invece, di rimbalzo sul "Corsera" e su altri giornali, "la protesta" di Pannella: «Il Vaticano viola il Concordato»! Siccome la Santa Sede ha ricordato l'ovvia realtà, che cioè il trasferimento delle leggi italiane nell'ordinamento legale dello Stato della Città del Vaticano non è automatico, ecco lo strillo che arriva da lontano. Veniva dall'Estremo Oriente, Pannella, ha lasciato l'Oriente, ma è rimasto estremo, e viene da ridere. Lui non ha ancora realizzato " come spiega la "nota" della Santa Sede " che da quelle parti il richiamo alle leggi italiane è sempre stato "suppletivo". Vuol dire proprio che in Vaticano non è mai entrata in vigore la legge Fortuna sul divorzio, né la 194 sull'aborto, né " e qui esulterà Radio Radicale " la 40 sulla fecondazione assistita. Insomma: fa notizia che chi ha sempre attaccato il Concordato, ora ci si attacchi strillando. Possibile che da quelle parti tutto sia al rovescio? Per smaltire il fuso orario il consiglio è quello di sempre: riposo! Poi non mancherà occasione"
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