«Zero casi nel 2015. L'Europa è “malaria free”». L'annuncio è arrivato dall'Organizzazione mondiale della sanità in vista della giornata mondiale dedicata alla lotta contro la malattia, che si celebra lunedì con varie iniziative. L'Europa è il primo contienente ad aver fermato la trasmissione della malaria sul suo territorio. Il numero di casi “indigeni” è stato azzerato, crollando dai 90.712 contagi che si registravano nel 1995 a nessuno nel giro di due decenni. Obiettivo ancora più ambizioso è l'eliminazione totale della malaria: per questo traguardo, avverte però l'Oms, si deve continuare con il lavoro di prevenzione. Ogni anno nel mondo vengono registrati oltre 200 milioni di casi di malaria, che rappresenta ancora oggi una delle principali cause di morte nei bambini sotto i cinque anni: si stima infatti che questa malattia uccida un bambino ogni due minuti e un totale di oltre 430mila persone all'anno. Grazie all'impegno profuso e agli investimenti del Fondo Globale, negli ultimi anni si è comunque assistito a un calo significativo nell'impatto della malaria in tutto il mondo: dal 2000 si è infatti avuta una diminuzione del 37% dei casi per anno e di circa il 60% della mortalità. Sono state salvate oltre sei milioni di vite negli ultimi quindici anni. Dal 2000 a oggi in ben 57 Paesi i casi di malaria sono stati abbattuti del 75%, ma si può e si deve fare ancora di più, grazie all'impegno collaborativo di governi e società civile.
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