martedì 13 novembre 2018
Errare è umano, anche in pagina, ma talora proprio ridicolo, se ove ci si autoproclama “Verità” (9/11, p 21) per un ricordo amarognolo di Gandhi leggi che «è morto nel 1948, cioè esattamente 60 anni orsono»! “Esattamente” sarebbero 70! Veniale, ma c'è di peggio, e su “Left” (9/11, p. 3), pagine ancora nostalgiche di ateismo di Stato e cancellazione di ogni religione, trovi quest'accusa indignatissima: «Papa Francesco ha affermato che un bambino non battezzato non è lo stesso di un bambino battezzato... Non c'è affermazione più razzista di questa... E questo Papa lo avevano persino candidato al Nobel per la pace»! Il testo sembra una citazione di Massimo Fagioli, morto più di un anno e mezzo fa e a lungo nume tutelare di quell'impresa editoriale a sinistra, che nel caso dimostrerebbe di non aver capito niente di papa Francesco e ancor prima della fede cristiana, per la quale tutti i bambini appartengono alla famiglia umana, figli di Dio creatore, e quelli battezzati hanno la “diversità” di appartenere anche alla comunità cristiana ove il Battesimo è come un “atto di (nuova) nascita”. Non si preoccupino, gli eredi di Fagioli, ma non hanno capito tante cose, e per questo scrivono che «cristianesimo e logos occidentale ritengono che la nascita umana sia come quella animale, un fatto biologico puro e semplice». Testuale! Difficile davvero trovare così “esattamente” fraintese tante cose: dal Catechismo alla realtà dell'oggi tra le Chiese e le religioni del mondo, e alla sensibilità generale che vede la dignità massima concepibile e da riconoscere sempre e comunque con i fatti, per capire gli altri anche quando appaiono diversi. È quanto servirebbe oggi e sempre, per vivere meglio, e cioè per nascere, per crescere, per amare, per donare, e infine per tornare alla Luce che tutto ha creato: speranza per tutti.
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