mercoledì 23 marzo 2011
Qualcuno legge e non capisce, ma in ciò è bravissimo e perciò si dice "laico". Sul testamento biologico un'epidemia. Per contraddire la Chiesa " sport diffuso: ieri su "Repubblica" (p. 35) Aldo Schiavone scrive che essa «si è impadronita» del nascere e morire di tutti " Luigi Manconi ("Foglio", 15/3, p. 2) con tanto di citazione latino/italiana dichiarava che Pio XII in un discorso del 1957 era a favore dell'eutanasia, quindi per lui «un Papa bolla e un Papa sbolla» e i preti fanno ciò che vogliono! Contagio evidente, visto che sul "Fatto" (11/3, p. 26) Giorgio Cosmacini sosteneva la stessa tesi citando quel testo senza capirlo, e per di più dice «edito postumo» (sic!) nel 1959, perché Pio XII morì nel 1958. E così i grandi libri, di Omero come di Dante, ripubblicati dopo la morte dei loro autori, sarebbero tutti "postumi"! Non basta: Adriano Prosperi " "Repubblica", 15/3, p. 35 " sosteneva che «la Chiesa cattolica tedesca» insegna l'opposto di quella italiana. Leggono, ma non capiscono! Infatti in quel discorso Pio XII rifiuta sia l'accanimento terapeutico che l'eutanasia, come la Chiesa di oggi, tedesca o italiana, e ieri ("Foglio", p. 8, «Manconi, la bioetica "arcigna" e la chiesa fedele a Pio XII») il cardinale Elio Sgreccia dimostra che l'accusa è falsa: la Chiesa non ha mai approvato «la soppressione diretta della vita, come accade nell'eutanasia, attiva o passiva che sia». Destinati a non capire? Sì! Sempre ieri Corrado Del Bò ("Riformista", p. 13) rifiuta serio il «crocifisso in spazi pubblici» e si dice nostalgico del «motto cavourriano "libera Chiesa in libero Stato"». Eppure (cfr. "Unità", 17/3, p. 24) proprio Cavour fu «il primo statista a ordinare l'esposizione dei crocifissi in scuole, ospedali e tribunali d'Italia»! Si può ridere un po'?
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