giovedì 7 febbraio 2008
"Il Riformista" potrebbe essere fonte preziosa di notizie e opinioni, ma talora annega subito nel fango dei pregiudizi. "Le parole di Tettamanzi" (5/2, p. 4): coro di lodi all'omelia dell'arcivescovo di Milano domenica, Giornata della Vita, ma in aperta contrapposizione all'Angelus del Papa. Da Tettamanzi «parole pacate e insieme vibranti, omelia sentita eppure non crociatara, richiamo alla dottrina della Chiesa (per cui) la vita umana va difesa in tutte le sue forme ma " come hanno sottolineato unanimi le cronache " non ha mai citato la 194 e si è rivolto alle donne con parole delicate». Dal Papa all'Angelus l'opposto: «l'abbraccio romano-teutonico» (Cei e Papa tedesco) che stritola tutto, anche «in giorni tanto delicati e con una campagna elettorale in cui, ne siamo sicuri, in molti nomineranno il nome della Vita invano». Viva la pietà e delicatezza cristiana esemplare di Tettamanzi, e abbasso la "crociata" spietata e contro le donne, tutta interessi di bottega maschile e clericale di Papa e Cei! Stop? Sì, per tutti, salvo per chi cerca, disponibili per tutti, l'ampia omelia del cardinale e il breve discorso dell'Angelus, e scopre che il Papa ricorda anzitutto la Giornata dedicata alla "vita consacrata" di religiosi e religiose, e solo poi, brevemente e tranquillo, quella "della Vita", «tutta da accogliere e da custodire, senza clamori e con grande dedizione, ancor più quando essa è fragile». Toh! Parole sentite e per niente "crociatare", e non cita mai la 194, proprio come Tettamanzi. E allora? Le «unanimi cronache» erano bugie e l'acqua del "Riformista" subito fango: rifiuti indifferenziati in edicola.
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