venerdì 9 aprile 2010
Cerchi le «pulci», ma trovi un «elefante». Ieri in prima di "Libero" «Un'aggressione che ha paralizzato Chiesa e fedeli», editoriale con fiera denuncia: «Il silenzio di gerarchia e fedeli». Maurizio Belpietro scrive che in questi giorni leggendo "Avvenire" è rimasto proprio come davanti al dentista: a bocca aperta! Per lui, infatti, mentre il Papa è «vittima del più violento attacco mai mosso ad un Pontefice», «Avvenire, giornale della Cei» fa finta di niente e «preferisce aprire con la strategia degli armamenti del presidente Obama». Secco: "Avvenire" trascura il Papa e difende Obama, mentre «Chiesa e fedeli sono paralizzati»! Non basta, perché "Libero" insiste: «C'è una chiesa che vuole il Papa dimezzato» (p. 12) e ovviamente " lì musica solita! " è colpa del Vaticano II! Ancora: sempre lì (p. 13) si constata che «"Murdoch difende il Pontefice più della Curia romana». Murdoch meglio di vescovi e cardinali! Leggi e pensi o che qualcuno è impazzito, o che finalmente ha vero coraggio, poi ti viene persino il dubbio che in coscienza Belpietro creda di aver visto giusto e magari, vivendo in un mondo mediatico tutto suo, sia davvero convinto che "Avvenire" esca una volta a settimana. Anche se un minimo di serietà professionale imporrebbe di documentarsi prima di negare una solare evidenza: chi «non vuol dare lezioni» ai colleghi, dovrebbe ricordarsi che per parlare di un altro giornale bisognerebbe almeno leggerlo... Se leggesse "Avvenire" tutti i giorni saprebbe con quante pagine, da quante città del mondo e con quanti argomenti questo giornale ha difeso il Papa, smascherando calunnie, ipocrisie e falsi dell'«aggressione» in corso. Ci rilegga, ma a «bocca chiusa», non come davanti al dentista.
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