Maestro dello spirito sulle tracce dell'Infinito
giovedì 9 giugno 2022
È solo l'infinito a dare senso all'inquietudine interiore che ognuno di noi porta dentro di sé, ecco perché tutta la nostra esistenza altro non è che una costante ricerca di Dio e del suo amore. A guidarci in questo affascinante percorso sono le voci dei testimoni della fede e dei "maestri dello spirito" come sant'Efrem, diacono della Siria vissuto nel IV secolo e dottore della Chiesa. I suoi testi teologici e poetici entrarono nella liturgia della Chiesa orientale e per questo si meritò il titolo di "cetra dello Spirito Santo". Era nato a Nisibi attorno al 306 e conobbe la fede cristiana attorno ai 15 anni d'età. Tre anni più tardi fu battezzato, stringendo poi un forte legame con il vescovo della città, Giacomo, che seguì al Concilio di Nicea nel 325. Assieme al vescovo, poi, diede vita alla scuola teologica. Ordinato diacono dallo stesso presule, nel 363, quando Nisibi fu conquistata dai Persiani, fu costretto a emigrare a Edessa (oggi nel territorio di Sanliurfa in Turichia), qui non solo continuò la sua opera teologica ma si dedicò anche alla cura dei malati. Morì nel 373.
Altri santi. San Riccardo di Andria, vescovo (XII sec.); san Giuseppe de Anchieta, sacerdote (1534-1597).
Letture. Romano. 1Re 18,41-46; Sal 64; Mt 5,20-26.
Ambrosiano. Es 19,16-19; Es 19,16-19; Gv 12,27-32.
Bizantino. Rom 1,28-2,9; Mt 5,27-32.
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