Il suo privilegio da duchessa fu prendersi cura degli ultimi
mercoledì 16 ottobre 2019
L'autorevolezza di chi occupa le posizione più "prestigiose" si misura nella capacità di saper farsi compagni degli ultimi, degli emarginati e dei bisognosi. Così santa Edvige, duchessa di di Slesia, non sfruttò la propria posizione per alimentare i privilegi ma preferì offrire una testimonianza coerente al Vangelo, favorendone la diffusione, senza temere di vivere l'autentica carità in mezzo al suo popolo. Nata in Baviera nata nel 1174, Edvige aveva sposato il futuro duca di Slesia, Enrico I detto il Barbuto, con il quale ebbe sei figli. Il suo stile umile ed austero ben presto le valse l'ammirazione della gente. Usò i propri beni per costruire alcuni ospizi per i poveri e nel 1202 a Trzebnica, su alcuni terreni di proprietà della famiglia, fondò un monastero nel quale si ritirò dopo essere rimasta vedova nel 1238. Qui morì nel 1243.
Altri santi. Santa Margherita Maria Alacoque, vergine (1647-1690); san Gerardo Maiella, religioso (1726-1755).
Letture. Rm 2,1-11; Sal 61; Lc 11,42-46.
Ambrosiano. 1Tm 5,17-22; Sal 25 (26); Lc 23,28-31.
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